Savona: Don Pasquale nell’originale allestimento di Stefania Panighini.
Lo spettacolo mantiene una impostazione seria e professionale che trova nelle scene di Andrea De Micheli e nei costumi di Veronica Pattuelli una giusta e ricercata sinergia.
Rivista OPERA
Un capolavoro immortale che si trasforma sul palcoscenico nella materia viva di un dialogo tra le generazioni: sono alcuni degli “ingredienti” più importanti del “Don Pasquale” di Gaetano dell’Opera Giocosa di Savona. Ambientato in una dancing anni ’50 con parecchi cartelloni che rimandano all’epoca e alla stessa Savona e con don Pasquale che si richiama apertamente nelle fattezze alla figura di Fred Buscaglione, l’opera di Donizetti acquista valenze che vanno al di là dei grandi temi affrontati dal capolavoro del genio bergamasco. Le schermaglie amorose, la difficoltà dello stesso don Pasquale di accettare il tempo che passa anche nella ricerca dell’amore stesso, il rapporto – confronto generazionale con il nipote Ernesto e la figura di Norina, che rappresenta l’amore e la gioia di vivere al femminile contro gli schemi della società del proprio tempo, saranno soltanto alcune delle chiavi dinamiche di un meccanismo perfetto che rende l’allestimento uno spettacolo nello spettacolo. Domenico Colaianni (don Pasquale), Simone Alberghini (dottor Malatesta), Francesco Castoro (Ernesto), Giulia Bolcato (Norina), Riccardo Montemezzi (un notaro) trovano nella regia di Stefania Panighini l’elemento per esprimere al meglio le proprie doti artistiche…Un tutt’uno che verrà esaltato dalle scene di Andrea De Micheli e dai costumi di Veronica Pattuelli.
Simone D’Angelo – www.ivg.it
«Seguo la lirica da quando ho 4 anni – racconta la scrittrice Emanuela Ersilia Abbadessa, che si occupa della divulgazione dell’opera nelle scuole – e posso affermare che è il più bel Don Pasquale che abbia mai visto». In questa nuova produzione e nuovo allestimento della “Giocosa” le scene sono di Andrea De Micheli ed i costumi di Veronica Pattuelli. 
Arianna Codato – www.ilsecoloXIX.it
Originale, in effetti, la scelta interpretativa. La scena (di Andrea De Micheli) propone un locale da ballo anni Cinquanta di cui appare proprietario Don Pasquale. 
Roberto Iovino – www.genova.repubblica.it
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